presenta
Schiavi nel nome
primo video che anticipa l’uscita imminente dell’album OGNI TUA LACRIMA
GUARDA IL VIDEO
Schiavi nel nome è un pezzo di protesta contro un sistema basato sulla bellezza effimera, che guarda solo la superficialità e non il contenuto delle persone. Uno spaccato di una società finta, dove i contenuti sono totalmente assenti.
Testo :
Potenti di oggi in questo mondo confuso
dal pulpito fatiscente tanti dogmi in disuso
si affidano a bussole disorientate
su strade senza cartelli però asfaltate
Adulando devoti la superficiale leggerezza
consolante e frivola cancella l’amarezza
l’analisi razionale spesso messa a tacere
quando tanti finti podi dispensano piacere
Siamo arrivati ma non si sa dove.
Padroni di niente e schiavi nel nome.
Di credi e valori di carta vetrata.
Su fogli di plastica mal riciclata.
Srotolando un tappeto di un rosso sbiadito
Si apre il cammino al corridoio proibito
Le porte tutte uguali nessun rumore all’interno
Sarà il paradiso purgatorio o inferno ?
La scatola chiusa è ormai prassi quotidiana
contorta questa sorte beffarda e puttana
bussare e chiedendo no grazie se e come
Temerario è chi entra senza sapere dove.
Figurati se abbasso questo sguardo perché
anima e sudore li regalo a te
nudo sopra un filo disorientato
mi butterò nel vuoto ma sono armato.
Capovolgerò il mio mondo
starò fermo ad aspettare
dai miei occhi disillusi, quante vene da bucare
con le unghie e con i denti con il fango alle ginocchia
sentiró quello che senti e guai a chi ci tocca
Crediti
Gianluigi “Budda Rock” Budriesi – voce solista e chitarra
Antonio Viola : chitarra solista
Marco Simon Maccari : basso
Diego Lancellotti : batteria
Gustavo “Gus” Savino : tastiere
Laura Garuti : viola
Registrato e mixato presso Peak Recording Studio – Rubiera – RE
Stefania Centonze “I Video Di Stefy” : Videomaker
BIOGRAFIA
Budda Rock è un progetto, un sogno ricorrente, una meta da raggiungere, dopo 30 anni di musica. La mia avventura comincia in età adolescenziale come batterista dei Radio Ganja, una band che alternava pezzi propri a cover poco conosciute dalla maggioranza. La folgorazione alla batteria l’ho avuta grazie ai Dire Straits ed in particolare al grande Terry Williams. Continuavo a guardare e riguardare “Alchemy” innamorandomi di quello strumento. Dopo lo scioglimento, ho iniziato a suonare la chitarra, inizialmente strimpellando qualche accordo strampalato, e poi, con tanta pazienza, studio, e passione, a fare canzoni. E’ cosi che ha preso vita il progetto “doppio malto”, un duo acustico con repertorio di classic rock riarrangiato . Cresciuto con i grandi classici, dei Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan, Led Zeppelin, Hendrix, Otis Redding, e tutto il panorama del soul e del blues che tanto amavo, negli anni, cresce una nuova band, che mi ha portato a fare concerti importanti, sia per location, che per pubblico. Inizia il capitolo Harley Road. Puro divertimento, puro rock. Repertorio classico degli anni 60/70/80/90 dagli Stones ai Guns n’ Roses, passando da Pearl Jam, Stone Temple Pilots, seguendo il filone grunge di Seattle. Tutte tappe necessarie e fondamentali per arrivare ad oggi. Oggi finalmente, propongo me stesso. Propongo la mia storia, la mia vita, i miei pensieri, le mie emozioni, le mie canzoni.
presenta
Schiavi nel nome
primo video che anticipa l’uscita imminente dell’album OGNI TUA LACRIMA
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Schiavi nel nome è un pezzo di protesta contro un sistema basato sulla bellezza effimera, che guarda solo la superficialità e non il contenuto delle persone. Uno spaccato di una società finta, dove i contenuti sono totalmente assenti.
Testo :
Potenti di oggi in questo mondo confuso
dal pulpito fatiscente tanti dogmi in disuso
si affidano a bussole disorientate
su strade senza cartelli però asfaltate
Adulando devoti la superficiale leggerezza
consolante e frivola cancella l’amarezza
l’analisi razionale spesso messa a tacere
quando tanti finti podi dispensano piacere
Siamo arrivati ma non si sa dove.
Padroni di niente e schiavi nel nome.
Di credi e valori di carta vetrata.
Su fogli di plastica mal riciclata.
Srotolando un tappeto di un rosso sbiadito
Si apre il cammino al corridoio proibito
Le porte tutte uguali nessun rumore all’interno
Sarà il paradiso purgatorio o inferno ?
La scatola chiusa è ormai prassi quotidiana
contorta questa sorte beffarda e puttana
bussare e chiedendo no grazie se e come
Temerario è chi entra senza sapere dove.
Figurati se abbasso questo sguardo perché
anima e sudore li regalo a te
nudo sopra un filo disorientato
mi butterò nel vuoto ma sono armato.
Capovolgerò il mio mondo
starò fermo ad aspettare
dai miei occhi disillusi, quante vene da bucare
con le unghie e con i denti con il fango alle ginocchia
sentiró quello che senti e guai a chi ci tocca
Crediti
Gianluigi “Budda Rock” Budriesi – voce solista e chitarra
Antonio Viola : chitarra solista
Marco Simon Maccari : basso
Diego Lancellotti : batteria
Gustavo “Gus” Savino : tastiere
Laura Garuti : viola
Registrato e mixato presso Peak Recording Studio – Rubiera – RE
Stefania Centonze “I Video Di Stefy” : Videomaker
BIOGRAFIA
Budda Rock è un progetto, un sogno ricorrente, una meta da raggiungere, dopo 30 anni di musica. La mia avventura comincia in età adolescenziale come batterista dei Radio Ganja, una band che alternava pezzi propri a cover poco conosciute dalla maggioranza. La folgorazione alla batteria l’ho avuta grazie ai Dire Straits ed in particolare al grande Terry Williams. Continuavo a guardare e riguardare “Alchemy” innamorandomi di quello strumento. Dopo lo scioglimento, ho iniziato a suonare la chitarra, inizialmente strimpellando qualche accordo strampalato, e poi, con tanta pazienza, studio, e passione, a fare canzoni. E’ cosi che ha preso vita il progetto “doppio malto”, un duo acustico con repertorio di classic rock riarrangiato . Cresciuto con i grandi classici, dei Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan, Led Zeppelin, Hendrix, Otis Redding, e tutto il panorama del soul e del blues che tanto amavo, negli anni, cresce una nuova band, che mi ha portato a fare concerti importanti, sia per location, che per pubblico. Inizia il capitolo Harley Road. Puro divertimento, puro rock. Repertorio classico degli anni 60/70/80/90 dagli Stones ai Guns n’ Roses, passando da Pearl Jam, Stone Temple Pilots, seguendo il filone grunge di Seattle. Tutte tappe necessarie e fondamentali per arrivare ad oggi. Oggi finalmente, propongo me stesso. Propongo la mia storia, la mia vita, i miei pensieri, le mie emozioni, le mie canzoni.